Non è possibile. Voi non avete idea dello scazzo - si può dire? sì, sto in casa mia - dello SCAZZO che mi prende quando leggo certe cose. Titolo e sottotitolo, dal Corriere:
È precipitato da un palazzo del centro di SalernoAndrea aveva una grande passione per i videogame
Se vi chiedete dove sia il nesso, continuate a leggere. Se no, potete smettere qui e andate a leggere altrove (magari qualche bel sermone del MOIGE o del Comitato Psicologi Frustrati).
Per quelli che non sono andati a farsi le pippe mentali altrove: il nesso ce lo illustra poco dopo l'autore del pezzo, evidentemente connivente con la teoria:
Secondo gli amici e i vicini di casa, sembra che Andrea soffrisse da tempo di crisi di sonnambulismo ed avesse allo stesso tempo anche una grande passione per i videogame. Queste due circostanze fanno ipotizzare che il ragazzino possa essersi svegliato nel sonno e in preda ad uno stato di dormiveglia si sia portato sul balcone di casa per emulare – forse – qualche personaggio dei suoi videogame preferiti.
MORTE! MORTE! MORTE ai videogiochi! IL MALE sceso in terra! Fautori di generazioni di bambini autistici, violenti, incolti, deboli di cuore e direi pure un po' stronzi. Pane di generazioni di psicologi altrimenti inutili. Il bimbo soffriva di sonnambulismo, certo, ma se non avesse avuto certi grilli per la testa, se non avesse avuto le insane voglie di emulazione di personaggi di fantasia (fantasia? ORRORE!) ora non avrebbe fatto la fine che ha fatto. Il forse nell'inciso è semplicemente patetico, come a dire "ora non è per pregiudizio eh, per niente, però chissà...". Il titolo è appena appena più sottile di Nuova vittima dei videogames.
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C'è stata una tragedia, una tragedia assurda. Da padre, o da essere umano, è un fatto di orrore indicibile. In tutto questo, tra lo sgomento generale e la spasmodica ricerca di un perché impossibile, c'è sempre e comunque la lingua rullante dei denigratori delle opere di fantasia. Qualunque esse siano, ma con astuta attenzione al momento.
Prima dei videogiochi, i cartoni animati (preferibilmente giapponesi). Prima ancora, i fumetti. Chissà, magari lo sfortunato (ma mica tanto, visto che coltivava insane passioni) ragazzo era anche lettore di Superman. Con tutti quei voli, quei raggi, quegli sguardi caloriferi diseducativi. (Meno male che non conoscono The Punisher, 'sti dotti MOIGErati).
Mi chiedo se magari il ragazzo fosse rimasto drammaticamente colpito dalle avventure di Peter Pan, altro sconvenientissimo volatore da strapazzo. O se non fosse un fan di Hermes e pensasse di avere le ali ai piedi, hai visto mai. Meglio chiudere i rubinetti a qualsivoglia forma di evasione, meglio rimanere coi piedi ben piantati per terra, altrimenti... ecco cosa può capitare.
Ancora ricordo, svariati anni fa, la storia di un altro bimbo precipitato: allora la colpa fu attribuita a Sailor Moon, che per inciso manco volava (quasi mai). Però, forse, si dimenava in maniera poco "sicura" (non sia mai che qualcuno dica "ma i genitori 'ndo' cazzo stavano??") e la fragile mente del ragazzo ne era rimasta sconvolta.