17 gen 2011

E dopo Savonarola e Hitler, ecco a voi...

...Mr Speranzon, assessore alla cultura (!) del comune di Venezia! Un bell'applauso.
Il quale assessore propone di mettere al bando in tutte le biblioteche gli scritti degli autori che sostengono la scarcerazione di Cesare Battisti. Parliamo tra gli altri di Daniel Pennac e Valerio Evangelisti, solo per citare i miei preferiti, ma non è il chi, che conta.
Non conta nemmeno l'opinione che si possa avere sulla vicenda Battisti (che in ogni caso proprio chiara chiara non è, considerato che ben due Stati la pensano diversamente dall'Italia, e non credo che sia per farci i dispettucci. Per approfondire c'è la pagina di Wiki, per una volta decisamente colpevolista, e una dettagliata disamina su Carmilla online che suona l'altra campana).
Quello che conta, ovviamente, è il principio. Il principio delle liste di proscrizione. Il concetto di lista nera applicato alla cultura, e non verso un singolo testo - attenzione - bensì verso l'intera produzione di un autore. Per un'opinione espressa pubblicamente (il famoso libero pensiero). Credo sia il caso di fare un bel po' di baccano, di caciara (come si dice dalle mie parti) su questa faccenda, perché non passi liscia e soprattutto non passi inosservata.
Non c'è molto da dire al riguardo, o lo si afferra per default oppure non mi rimane che augurarvi tristemente: siate maggioranza!

Al riguardo linko l'illuminante articolo dei Wu Ming, contenente anche un pensiero bipartisan di Carlo Lucarelli.