25 set 2008

Povera scuola

Due righe sulla sentenza della Cassazione che condanna le minacce di bocciatura. Classico esempio a mio parere di "cattiva applicazione della legge". Mettendo da parte una denuncia e una condanna probabilmente sacrosante: riassumendo, la famiglia di uno studente ha fatto ricorso perché un professore di liceo minacciava di bocciare gli alunni che non si sottoponevano alle sue ripetizioni. Ricatto bello e buono, non è la prima volta che lo vediamo, indignazione legittima. E qui, quando tutto sembrava già detto e scritto, entra in gioco la creatività con velleità pseudo-psicoanalitica di chi ha scritto la sentenza, che ci parla di "libertà morale" dello studente lesa da "l'ingiusta prospettazione di una bocciatura" da parte del docente, che tra l'altro è "idonea a ingenerare forti timori". Da un caso lampante, una sentenza ambigua e generica. Perché un semplice "Se non studi ti boccio", con tutte le sue varianti, a questo punto rientra nella casistica. E quel sano terrore che, almeno ai miei tempi, ti spingeva a studiare un po' di più, ce lo giochiamo. (OK, mi direte che non dovrebbe essere necessario terrorizzare la classe per ottenere buoni risultati. Vi rispondo che lo sapete voi e lo so io che non è mai stato, non è né mai sarà così). Professoroni Padroni, dice un commentatore della notizia sul Corriere? Maddeché? Il corpo docente oramai deve stare attento pure a non respirare troppo forte, casomai svegliasse gli studenti e venisse accusato di turbativa della quiete mentale degli alunni. E la cosa comincia fin dalle elementari.
Tutto il sistema scuola si basa, per forza di cose, sull'inviolabilità del giudizio degli insegnanti. La pericolosa direzione che da un pezzo abbiamo imboccato è quella di metterla in dubbio, alla De Filippi maniera. Poi è chiaro che ci sono le eccezioni e in presenza di prove inattaccabili anche l'insegnante deve essere messo in discussione e severamente bastonato, se necessario. (In senso figurato).
Il fatto è che è difficile giudicare l'operato di un insegnante, e molto facile metterlo in dubbio. D'altronde è uno dei mestieri più difficili (e importanti) del mondo.
Non c'entra niente ma la butto lì... per il ciclo i disastri della psicologia mannaggia a chi se l'è inventata. Finalmente una sentenza (come sempre a coprire i vuoti legislativi, ma quanti ne abbiamo) della Cassazione che consente ad una coppia di adottare, per il proprio figlio, il cognome materno anziché quello paterno. Finalmente ci allineiamo al resto d'Europa. Ma, c'è un ma... attenzione che è già spuntato l'illuminato esperto di psicologia infantile del caso ad ammonirci che il povero bimbo in questo modo perde l'identità di famiglia. L'articolo è su Metro di oggi, non lo sto trovando in rete. Figurati in Spagna, che li mettono tutti e due i cognomi... generazioni e generazioni di squilibrati che non distinguono la destra dalla sinistra!
Ma perché continuiamo a farli parlare, questi?

23 set 2008

BLEAH

Travaglio come a volte accade dà voce alle mie ruminazioni di qualche giorno fa. Ascoltatevelo perché merita. Olmert, premier israeliano, si dimette solo perché è indagato (per finanziamenti illeciti, una minchiatina rispetto al Nostro) e noi in Italia c'abbiamo Silvio che oltre ad essersi fatto la legge per diventare untouchable, continua a ostacolare il processo Mills come può. E i giornali vanno dietro all'avvocatina implume (che non c'entra nulla, beninteso) che per un giorno ha difeso Berlusconi e quindi fa tanta tenerezza, invece di denunciare i due avvocati parlamentari che si fanno in quattro per boicottare le udienze. L'articolo "vero" almeno sul Corriere è uscito, ma mi era in un primo momento sfuggito perché come al solito tra i più letti ci sono quelli di gossip, tipo chi è l'accompagnatore mascherato di Pamela Anderson o la fotogallery delle veline o, appunto, l'emozione dell'avvocatessa giovane e carina che difese il premier d'ufficio.
PS Sempre per il ciclo letture edificanti, beccatevi questo articolo gustosissimo sul Corriere di oggi. Non so chi l'abbia scritto ma costui o costei è veramente un grosso.

Le deFilippiche

Molto breve, per segnalare un illuminato commento di Aldo Grasso sul nuovo programma-pattumiera sfornato da Santa Maria (De Filippi), "Il ballo delle debuttanti". Non appena ne scorsi gli annunci, tempo fa, pensai immediatamente: ecco, hanno trovato il modo di istituzionalizzare la nuova moda del più recente "Amici", ovvero la lotta a colpi di ingiurie e di querele tra gli insegnanti stessi. Con grande esempio per gli "alunni" che già facevano del loro meglio, per il pubblico giovane e meno giovane, e sberleffi al titolo stesso della trasmissione (amicideché???).
Nella mia nuova dimensione di padre, non posso che rimanere folgorato dall'intuizione di Grasso, che ne capisce eccome: il nuovo modello di pseudo-scuola che viene propinato è proprio questo. Quello in cui gli "studenti" gonfiano il petto come galletti, prendono a calci gli "insegnanti", vengono in questo supportati da altri "insegnanti" e seppur rimbeccati continuano a berciare le proprie ragioni, magnificati dall'audience (che immancabilmente "vota" e premia il più cretino di tutti).
Poi sorprendiamoci dei ragazzini che si ribellano alle maestre (non ai professori, alle maestre) arrivando fino alle minacce fisiche. E ai giovani e meno giovani genitori che, già cresciuti alla scuola De Filippi (che astutamente si occupa di tutte le fasce di età) sostengono i propri rampolli in tutto e per tutto perché, lasciandoli liberi di esprimersi, il pubblico a casa li porterà in trionfo.
Sarà dura, durissima...

22 set 2008

Buon mezzo anno piccola!

Ebbene sì ci siamo: primo, piccolo giro di boa per la mia puffa (detta anche Zuppa di Bava, Betoniera, Bisonte e altri appellativi affettuosi) qui ritratta mentre carica con grinta il papà dall'altalena. Rapido aggiornamento: la mia precocissima superfiglia - sfruttando l'incredibile potenza dei suoi bicipiti e una coordinazione psicomotoria sovrumana - si pasce in completa autonomia reggendosi il biberon da sola. Ecco le prove:

19 set 2008

Report del 19-09-08

Ma sapete quante volte mi capita, ultimamente, di leggere una cosa sul giornale e pensare "Appena posso ci scrivo su qualcosa", poi arrivare sul blog ed essere preso dal magone? E a quel punto lascio perdere. Oggi mi forzo e scrivo.
Ma una Red Bull per Alitalia? Insomma, trattative andate a peripatetiche (!), ma c'è chi brinda: "meglio falliti che in mano ai banditi". Tutti contenti i dipendenti Alitalia e i rispettivi sindacati. Contenti loro... D'altronde gli faceva schifo la soluzione Prodi, hanno aspettato come l'oro la berlusconata, e adesso si accorgono che stranamente quelli della Cai (ma ched'è, il guaito di un cane?) ossia la fantasmagorica cordata ci vogliono pure guadagnare sopra e prenderli per la gola. Stranoooo! e io che pensavo che fossero tutti benefattori. D'altronde mi sembrano pretese correttissime per il personale di volo più privilegiato e meno "sfruttato" del mondo (basta confrontare gli orari di uno steward non dico Ryan Air, ma AirOne, e uno di Alitalia). Ripeto: contenti loro per questa grande vittoria... in bocca al lupo. Siete nelle mani di Fantozzi. E ho detto tutto.
Lucarelli comunista. E lo sapevo. Prima o poi doveva capitare. Il consueto vittimismo mediatico (!!!) dei berluschini ha colpito, stavolta, uno dei più interessanti programmi di cronaca/informazione/approfondimento degli ultimi tempi, l'avvincente "Blu Notte" di Carlo Lucarelli. Mi è anche capitato di vedere qualche stralcio incriminato: la puntata riguardava gli intrecci tra mafia e politica e col senno di poi era inevitabile che qualcuno s'indignasse. Il problema qui è che la faziosità te la individuano non tanto nell'esposizione delle cose (e come potrebbero, Lucarelli fa fredda cronaca e cita atti giudiziari! vabbe' che i giudici sono tutti rossi e politicizzati...) ma nel fatto stesso che di certe cose se ne parli. D'altronde, dopo aver toccato praticamente tutti i temi criminosi d'Italia, prima o poi alla politica ci arrivi. E vuoi o non vuoi, sempre per colpa dei rossi e politicizzati di cui sopra, il Silvio c'entra sempre.
Svelate le veline. E meno male, anche la sfida a chi fa meglio lo "stacchetto sculettante" di Striscia la Notizia è finalmente finita e le reginette di ballo sul cubo sono state elette. Non oso pensare allo share del grande evento che deve essere stato mostruoso. Ahimé pure il mio televisore si è reso colpevole dello sconcio, e mi ha dato modo di notare che la "giuria" dell'ultima giornata era composta più o meno da intellettuali. Poeti, critici d'arte, scrittori, architetti. Anche qualcuno che stimo parecchio (Philippe, tu quoque!). Non contento, l'anfitrione Greggio ci ha tenuto a sottolineare che chi diventa velina (consentitemi la minuscola, via) verrà poi sottoposta ad un massacrante tour-de-force di corsi di dizione, recitazione e chi più ne ha più ne metta, in modo da renderle il prima possibile delle perfette animalone da spettacolo (inteso come ciò che è diventato lo spettacolo al giorno d'oggi). Fra un po' alle pupazzette di Ricci daranno pure la laurea ad honorem (per chi non ce l'ha). Bene, bravi, bis! Pietoso silenzio sul livello culturale di queste rampanti showgirl, evidenziato dallo stesso Greggio come simpatico companatico della gara. Lo stesso giochino che fece sorridere in altri programmoni come "La pupa e il secchione", ossia ridere e bearsi dell'ignoranza delle bellone messe di fronte a domandine che pure un ragazzino delle elementari dovrebbe saperti rispondere, mi fa sorgere un inquietante interrogativo... ma vuoi vedere che pian piano stiamo diventando tutti pupe?
Ai posteri l'ardua sentenza, sempre che 'sti posteri siano capaci di mettere due parole in fila per formularla.

15 set 2008

Incubo paterno

"Tesoro...".
"Eh".
"Mi chiedevo...".
"Che c'è papà?" (sbuffando)
"Ti va una partita a tennis?".
"Mmh... quando?" (roteando gli occhi al cielo con aria da cheppalle).
"Pensavo a domani pomeriggio, verso le quattro" (speranzoso).
"Mhh no, domani alle quattro sono da Lolly per la puntata finale di 'Uomini, donne e trans'. Non me la vorrai far perdere, vero?".
"No, certo, certo. E più sul tardi?" (faccia granitica come se le terribili parole gli fossero scivolate addosso).
"Alle sette andiamo con Lolly e Bibi a Cinecittà a fare la posta a quelli della Casa".
"La Casa...?".
"La Casa del Grande Fratello" (paziente, come si spiegano le cose ai bambini).
"Ah" (questa non passa inoffensiva).
(scrolla le spalle come a dire, che ci devo fare).
"Allora magari domani?" (non si rassegna!).
"Domattina stiamo da Massimetto che manda il dvd del concerto della Pausini sul cinquanta pollici".
"...pomeriggio...?"
"Pomeriggio c'è Maria!"
"Chi, quella tua amica..." (fingendo di ricordare antiche conversazioni)
"Papà!" (seccata) "Maria De Filippi!".
"Aah" (l'asfalto sarebbe più espressivo).
"E la sera?"
(esita) "La sera io, Giovy e Lolly andiamo a Piazza del Popolo ché c'è la selezione delle Veline".
"Oh. Anche lì andate a 'fare la posta'"? (beata ingenuità)
"Ehm" (si morde un labbro e cerca con lo sguardo la mamma che nel frattempo ha intavolato un'interessante conversazione coi piatti da lavare)
(solleva un sopracciglio mentre la vena sulla fronte si gonfia)
"Sai, ne avevo parlato con la mamma" (improvvisamente dolce e conciliante)
"Parlato di che?" (controllato)
"Di questa selezione... sarebbe un'ottima occasione...".
"Dimmi che non stai andando a fare la velina".
"...che poi non sono mica da sola, siamo in tre e tutte molto mature. Io Giovy e Lolly..."
"Dimmi che non stai andando a fare la velina". (nota isterica)
"...che poi magari viene fuori che ci nota un regista, magari facciamo un passaggio da Maria...".
"la VELINA!"
"Mamma!"
BANG!
(Si sveglia tutto sudato. Si gira e la sente gemere nella culla. Sorride e si ristende, con un sospiro beato. "Vado io" sussurra alla forma indistinta che gli respira al fianco sotto le lenzuola. Sorride di nuovo. Sono le 3 di notte, e c'è ancora tanto tempo per cambiare le cose...).

4 set 2008

Viva i questionari

Vergognosamente scopiazzo Serena, che a sua volta ha scopiazzato da Alianorah, e propongo la mia versione (in ritardissimo) del simpatico questionario da spiaggia.


1. Schiacci un bottone e puoi fare esplodere qualcuno. Chi?
Chiunque abbia inventato i reality show.
2. Puoi cancellare una band, o un cantante, dal panorama musicale, per sempre. Chi?
Vorrei svegliarmi e scoprire che Max Pezzali non è mai esistito. Almeno dal punto di vista musicale, dai, poverino.
3. A chi vorresti dare un calcio nel sedere proprio in questo momento?
Al sindaco di Salemi.
4. Il tuo peccato di gola?
E' più facile dire quello che non mi fa gola, temo. Se proprio dovessi scegliere... penso che un chiletto di Fiorentina come si deve possa rappresentare il mio paradiso. (Più elaborato: filetto al barolo voluttuosamente avvolto in delicato lardo di colonnata).

5. Puoi, per una volta, crearti il panino della tua vita: ogni tipo di ingrediente esistente sulla faccia della terra è a tua immediata disposizione e non avrà conseguenze né sulla digestione né sulla linea né sulla salute. Come lo fai?
Non voglio sapere cosa c'è dentro ma il Big Tasty è il Big Tasty. Non saprei rifarlo, né immaginare di meglio. Certo poi se devo andare sul rustico c'è sempre una bella baguette con pancetta uova fritte cheddar liquefatto e una foglia di insalata - se no viene troppo pesante.
6. Hai la possibilità di passare una sola notte di passione con l’attore/attrice dei tuoi sogni. Il giorno dopo, ognuno per la sua strada e non vi rivedrete mai più. Chi scegli?
Lo so che sono poco originale, ma Angelina non si batte (mi viene una battuta volgarissima, con enigmistica aggiunta di consonante, che per decenza non riferirò).
7. Gran colpo di fortuna! Ti propongono la stessa cosa con il/la tua cantate preferito. Stesse modalità di cui sopra: una botta e via. A chi l’onore?
Direi Beyoncé Knowles. Certo, per grado di palese zozzeria genetica mi incuriosisce molto la Aguilera.
8. Per due notti di fila hai consumato i materassi con due diverse star, direi non male. Ma le cose stanno per migliorare ancora, infatti trovi un portafogli con 10.000 euro e nessun riferimento del proprietario. Come li spendi?
C'è la possibilità che lo porti stupidamente alla Polizia. Se invece per una volta fossi illuminato... li metterei da parte per la laurea di Eleonora ;) .
9. In più ti regalano un biglietto aereo gratuito per una destinazione di tuo gradimento, ovunque essa sia. Dove vai?
Giappone tutta la vita.
10. Arrivi nella località dei tuoi sogni, sei il cliente numero 1.000.000 e, come regalo, vinci 5.000 euro da spendere, però, in quel luogo. Come li usi?
Copio Serena, di ristorante/enoteca/osteria in ristorante/enoteca/osteria.
11. Vinci un rifornimento a vita della tua bevanda preferita, quale scegli?
Ehm, vini esclusi? Direi tè alla pesca. Ero tentato di dire Martini bianco (con oliva senza ghiaccio please) ma non è che uno può stare tutto il giorno a trangugiarsi quella roba.
12. Il diavoletto Rufus sbuca dal nulla e ti offre la possibilità di fare un viaggio nel passato con la sua macchina del tempo. In che epoca vai?
753 A.C., sulle sponde del Tevere. Vicino a quella macchia di sangue sotto l'aratro...

In alternativa - ma con le dovute precauzioni - un'escursione nel Giurassico non mi farebbe schifo.
13. Scopri una meravigliosa isola tutta per te, dove puoi portarci chi vuoi, creare la tua società ideale e decidere le tue leggi. Qual è la prima legge che stabilisci ?
"Emaland è una dittatura assoluta fondata sul volere di Emanuele...".
15. Quale parolaccia dici più spesso?
Macheccàzzo. (tutto attaccato). Seguita da "Malimortaccisùa". (sempre tutto attaccato).
16. Una notte ti svegli e scopri che sei circondato/a da mummie. In effetti le mummie non fanno niente, stanno lì e ti guardano. Che fai?
Dico "Uffa, ancora lo stesso sogno" e mi rimetto a dormire.
17. La tua casa sta andando a fuoco (eh sì, la fortuna sta per cambiare), puoi salvare solo un oggetto inanimato. Cosa porti via?
Il PC.
18. L’Angelo della Morte arriva da te. Per fortuna è un tipo alla mano e piuttosto di buon umore e ti offre ancora un’ora per fare quello che vuoi. Come la passi?
Divento improvvisamente religioso e mi cerco l'aldilà più figo che ci sia. Credo sia quello musulmano (almeno per i maschietti) ma non vorrei dire boiate.
19. Mangi per sbaglio un vegetale radioattivo. Era pure buono e, la cosa più bella, e che ti dà il superpotere che più desideri. Che potere scegli?
Il potere di influenzare il pensiero altrui. Alla Professor Xavier, insomma. Senza carrozzella però.
20. Puoi rivivere un’ora della tua vita. Quale momento scegli?
Forse dico forse, la Prima Volta.
21. Ti mandano via dal paese dei tuoi sogni perché scoprono che sei un/a viaggiatore/viaggiatrice del tempo e, non solo! Dormi con celebrità, hai superpoteri e vicini migliaia di euro come se piovesse. Ma tu puoi saltare da un’altra parte del mondo. Dove?
San Francisco, che ancora mi manca.
22. Ti hanno bannato da ogni locale e bar del mondo, tranne uno. Quale?
Ristorante "Il Beccofino", in quel buchino sperduto che chiamasi Mogliano Veneto.
23. La combinazione di vegetali radioattivi, formaggi e alcolici ti danno l’abilità di riportare in vita un personaggio del passato. Chi scegli?
Isaac Asimov. Non puoi mica lasciarmi così. Ecco la penna. FINISCI TUTTO!
24. Ti regalano ancora 5.000 euro, però li puoi spendere solo facendo un intervento su te stessa/o. Che fai?
Boh, forse per perdere nel modo meno faticoso possibile quegli 8 chili. Ma mi sembrerebbe davvero uno spreco.
25. L’Angelo della Morte di prima ti chiede se vuoi reincarnarti in un animale o un oggetto. Cosa scegli?
Dopo tutta la fatica che ho fatto a diventare religioso??? Mavaff...

Se è ancora di buonumore dopo questa sincera esternazione, direi la Tartaruga. Mi si adatta molto, e campa parecchio.

1 set 2008

Io sono Leggenda

[Questa ce l'avevo nelle bozze].
Vediamo se pure questa recensione mi si perde in giro per l'appiccicoso uorlduaiduèb che non perdona.
Film uscito un anno fa, visto da poco in DVD. Ero curioso perché un amico mi aveva riferito che il finale del
romanzo (Richard Matheson, andatevelo a recuperare) era stato totalmente stravolto. Allorché mi sono chiesto, dato che il titolo è strettamente collegato a un finale di un certo tipo, come fai a giustificarlo se cambi il finale stesso? Poi di recente avevo letto che era uscito in rete un finale alternativo, e mi sono detto: a-ha! allora lo avranno girato anche come lo aveva pensato Matheson.
(Due righe sul romanzo: va letto pensando che è stato il precursore di tutti i generi catastrofici pan-zombistici, scritto decine di anni prima dei vari Resident Evil. L'opera di un maestro, anche e soprattutto per il finale a sorpresa. Dello stesso autore godetevi "3 millimetri al giorno").
Insomma, mi scarico dalla rete il finale alternativo e mi preparo a guardarmelo subito dopo quello "regolare". Se non l'avete visto, fermatevi qui adesso.

Insomma, sbattuto sul divano, cofana di spaghetti aglio olio & peperoncino in grembo, birrone gelato, mi gusto l'evento: il film si fa guardare, solita snocciolatura di sequenze-suspence che dopo un po' rompe ma perlomeno non stucca, i vampiri del romanzo ridotti a poco più che cadaveri ambulanti che fa più impatto emotivo e vabbe', la storia rimasticata un bel po' per moltiplicare le scene di azione. Me lo aspettavo. Will Smith potrebbe fare di più ma nel contesto specifico gli si chiede davvero poco quindi lo scusiamo. Si arriva alla fine che non vedi l'ora che il mostro sfondi il vetro a capocciate e se li pappi tutti e tre, invece no: Will si sacrifica (deo gratias, il protagonista muore!) mamma e figlia scappano con l'antidoto e tu sai che un giorno i buoni vinceranno, grazie al sommo gesto dell'eroe. Ecco spiegato: il significato del titolo calza alla perfezione. Peccato che non c'entri un benemerito col significato del romanzo originale. Ma pazienza, ho la mia arma segreta: il finale alternativo. Vedrai che, almeno lì...
Attacco il PC, attivo il collegamento terra-luna con la TV e mi ri-spaparanzo sul divano: e giù biscottini Mulino Bianco per il dessert.
Il finale alternativo comincia più o meno col mostro che (ri)prende a capocciate la vetrata. E qui l'intuizione leggendaria di Will Smith: gli restituisco la sua mostruosa fidanzata, e questi me la fanno fare franca. Figurati, dico a me stesso. Purtroppo ha ragione Will, manco avesse letto la trama: lungo e pallosissimo momento di commozione e il capo dei mostri si ripiglia la donna e batte in ritirata. I protagonisti se ne scappano e tu sai che un giorno i buoni vinceranno e blablablà. Delusione.
Diceva che dopo un ingegnoso inganno l'ultimo sopravvissuto degli umani - perché è proprio l'ultimo, altroché - viene catturato dalla nuova razza dominante. Una razza composta da uomini donne e bambini senzienti. E mentre aspetta la propria pubblica esecuzione, l'ultimo uomo sulla Terra si rende conto di aver rappresentato per questo nuovo popolo una minaccia atavica, un vero e proprio mostro delle favole da raccontare ai bimbi prima di dormire, uno sterminatore. Una leggenda. Lui il diverso, lui l'anomalo, lui l'errore in un mondo che ormai gira in un altro senso.
Dannati cineasti americani. Due finali, e solo perché si sono pentiti di aver fatto schiattare il protagonista. Due finali, e manco uno giusto!

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Proprio due righe di bentornati... Da oggi riprendo in mano il mio pennino virtuale e ricomincio a molestarVi a pieno ritmo. Preannuncio a breve, dopo il fortunato esordio poetico di un mese fa, un'ode alla zanzara.

PS Io sono quello fuori dalla ciambella. Ho rinunciato alla barba così Guisito non mi schifa più. Contento, tesoro?