19 feb 2010

Il gioco dell'Oca

Scopro sul blog di Lara Manni questa geniale iniziativa del sito PerFiducia. Non so dove troverò il tempo, ma non posso che partecipare.
In sostanza si tratta di scrivere la storia del proprio "eroe" ispirandosi alle "carte" che vengono girate dall'Oca ogni due giorni. 15 carte in tutto. Se piacciono le storie, si diventa seguaci. Più seguaci si hanno, meglio è (ci sono anche dei premi ma sinceramente è l'ultimo pensiero). L'idea invece della condivisione di storie è l'amo gustosissimo al quale non ho saputo resistere.
Se volete seguire le avventure del mio pupazzetto, liberi di registrarvi e diventare seguaci. Sto comunque via via riportando i capitoli anche sul mio blog di sola narrativa, cioè QUI. Apertissimo ai commenti, le critiche, gli insulti educati.

7 commenti:

Shardana! ha detto...

Ho subito letto il tuo racconto.
Mi perdo... Lo rileggerò con calma, oggi sono un pò stanca.
Bellissimo blog, comunque.

Emacs77 ha detto...

beh grazie della visita e della lettura. A questo punto sentiti libera di chiedere tutti i chiarimenti che vuoi, vista la particolare forma di story-telling è piuttosto facile, a mio avviso, risultare frammentari nel racconto - e non rendersene conto.

Anonimo ha detto...

Vengo a prendere un tè da te...
Sono giusto le cinque!
Sono pronta a risponderti.
Provo a spiegarmi meglio...
Questo carosello indiavolato di inseguimenti, animali, esseri misteriosi è come un turbine che mi ha preso e portato su , in un'altra dimensione.
La mia paura è che mi lasci andare per terra...

Shardana! ha detto...

Sono io! Mi sto incasinando...

Emacs77 ha detto...

Bene :)
Io l'aggancio alla realtà l'ho lasciato nei luoghi dell'inseguimento, realmente esistenti, anche se non ho tempo (spazio/capitolo) per visualizzarli. Ho il sospetto che per chi non conosce un pochino Roma (o qualsiasi altra città) in effetti parlare di una Stazione Termini senza renderla visivamente sia un po' come parlare, che so, dell'Everest.
Quando dici "La mia paura è che mi lasci andare per terra" che intendi esattamente?

Shardana! ha detto...

Che rientri bruscamente nella realtà nuda e cruda ( non mi piacerebbe) oppure che ti perdi nel caos...
Ti assicura che hai tratteggiato benissimo Roma e anche la stazione Termini...
Terminus! Presente Asimov?

Emacs77 ha detto...

ho sempre preferito Trantor come soggiorno, ti dirò.
In ogni caso se posso in qualche modo rassicurarti sappi che non sono solito terminare stile "e si svegliò tutto sudato". Considerala la mia "Legge Zero"...
Riguardo al caos, ecco: ho altre 8 carte per fare danni o per tirarne fuori un finale accettabile ;)