6 ago 2008

I soliti tardivi

E una voce si levò stentorea dai seggi del Parlamento: gli azzurri non sfilino alle Olimpiadi, il regime va denunciato. Non tutti, fortunatamente. Ma quei pochi, Gasparri e baby-Meloni in testa, fanno notizia. D'altronde non si poteva mica dire qualche settimana fa: "noi i nostri non li mandiamo per protesta!". Eh no, sai quanto c'è da perdere a una mancata partecipazione alle Olimpiadi (chiariamoci: sarebbe stata una richiesta disastrosa ma almeno coerente). Meglio fare la sparata adesso che ormai i giochi (e non i Giochi) sono fatti così portiamo a casa la nostra porca figura, alla faccia del Governo di destra.
Quanta ipocrisia... E non parlo solo dei nostri. Chissà chi decretò la Cina come Paese ospitante tanti anni fa. E non è che la "questioncina" tibetana vada avanti dall'altro giorno. Però adesso fa tanto comodo cavalcare le manifestazioni di dissenso.
E per una volta mi sento dalla parte degli sportivi. Che qualcuno avrà già definito egoisti, per voler mettere i propri sogni di fronte alla necessità dell'ultim'ora di manifestare il dissenso. Cioè questi si sono fatti il mazzo per anni, e non parlo di quelli abbonati ma dei tanti giovani nuovi che si sono guadagnati col sudore la prima sfilata alle Olimpiadi, che - ricordiamolo - per parecchi sport è la massima cerimonia alla quale aspirare nel corso della propria vita. Però no, dato che qualcuno anni fa si è messo a tavolino e ha designato la Cina - che allora non era un Paese più liberale o meno spietato di adesso - e io sono stato tanto sfigato da aver raggiunto il mio apice atletico proprio in questo periodo, tanto piacere e disertiamo la cerimonia di apertura. D'altronde che vuoi che sia, fra quattro anni ci riprovi noo?
Mentre c'è chi i prossimi quattro anni li passerà a grattarsi le gonadi in Parlamento e a dire minchiate.

3 commenti:

Emacs77 ha detto...

Mi commento da solo per aggiungere una cosa: il Dalai Lama (proprio lui, il capo spirituale e politico del Tibet) ha dichiarato di appoggiare in pieno le Olimpiadi di Pechino, che siano simbolo di pace e riavvicinamento tra i popoli ( http://www.corriere.it/Sport/2008/olimpiadi_pechino_2008/Dalai_Lama_Olimpiade_Pechino_c5e03e40-63b1-11dd-b86d-00144f02aabc.shtml ). Poco dopo che Gasparri aveva incitato i nostri a disertare la cerimonia. Piccola differenza di stile.

Anonimo ha detto...

Anche io sono dalla parte degli atleti.

Anonimo ha detto...

Poi non è chiaro perchè il prezzo della protesta anticinese avrebbero dovuto pagarlo gli atleti e non i politici. Ricordiamoci che a parte i soliti noti strapagati, alle Olimpiadi c'è gente che si fa un gran mazzo per amore dello sport e che non lo fa certo per interesse. Penso a sport come la lotta greco romana, o il curling.
A proposito di strapagati, però, ammettiamolo: il Dream Team è stupendo :-)