Bene bene cari Cinquelettòri, venite di nuovo chiamati tutti e cinque ad esprimervi in merito a una questione fondamentale.
Tema:
Dovrete raccomandare tre (3) e solo tre (3) Letture Inevitabili al cosiddetto Italiano Medio, da qui in poi IM (che non è Idiota Mentecatto, eh...). Dovrete altresì addurre motivazione specifica per ciascuna delle suddette, che invero potrà variare dal "perché è bellissimo" al "perché aiuta a capire la tragica situazione dell'italia contemporanea" al "perché aiuta a dimagrire" al "perché se no vengo sotto casa tua con mio cugggino che fa Kung-Fu e ti faccio un Ku...!". A fine sondaggio, decretata insindacabilmente da chi l'ha lanciato, verrà stilata una classifica e si dibatterà amabilmente delle prime posizioni.
Insomma vi chiedo la vostra personale classifica di must-read: quali che siano le motivazioni, mettetele in chiaro. Si parla solo di opere di Narrativa (italiana o straniera) quindi niente saggistica. Prendete il pennino in mano e scrivete, giovini e meno giovini...
Votanti: 10. Risultati parziali: Scatta in testa 1984, unico con tre preferenze. Da notare: su 30 preferenze espresse, solo 3 titoli hanno riscosso più di una segnalazione, a testimoniare l'eterogeneità del campione. Maggioranza non schiacciante di grandi classici, mentre letteratura italiana e straniera sono equamente ripartite.
1984 | George Orwell | 3 |
Un uomo | Oriana Fallaci | 2 |
L'isola di Arturo | Elsa Morante | 2 |
Il Nome della Rosa | Umberto Eco | 1 |
Il Gattopardo | G. Tomasi di Lampedusa | 1 |
Gli occhiali d'oro | Giorgio Bassani | 1 |
Uno, nessuno e centomila | Luigi Pirandello | 1 |
La casa degli spiriti | Isabel Allende | 1 |
Per chi suona la campana | Ernest Hemingway | 1 |
Guerra e pace | Lev Tolstoj | 1 |
Il male oscuro | Giuseppe Berto | 1 |
Cent'anni di solitudine | Gabriel Garcia Marquez | 1 |
Lettere contro la guerra | Tiziano Terzani | 1 |
Lo Zen e l'arte della manutenzione della motocicletta | Robert Pirsig | 1 |
Grandi speranze | Charles Dickens | 1 |
Il diario di Anna Frank | Anna Frank | 1 |
Come ti rapisco il pupo | Donald E. Westlake | 1 |
Il muro invisibile | Harry Bernstein | 1 |
Durante | Andrea De Carlo | 1 |
Come Dio comanda | Niccolò Ammanniti | 1 |
Fahrenheit 451 | Ray Bradbury | 1 |
Straniero in terra straniera | Robert Heinlein | 1 |
I Promessi sposi | Alessandro Manzoni | 1 |
180 racconti | Dino Buzzati | 1 |
Il Signore degli Anelli | JRR Tolkien | 1 |
Queste oscure materie | Philip Pullmann | 1 |
21 commenti:
Bisognerebbe definire chi è l'italiano medio, ovvero a quale grado di cultura è giunto. Visto come vanno le cose nel nostro Paese, per italiano medio bisognerebbe intendere un semianalfabeta culturale e spirituale. Ma io voglio essere generoso e voglio intenderlo acculturato quel tanto che basta a godersi "Il nome della rosa", "Il gattopardo" e "Gli occhiali d'oro" di Giorgio Bassani.
Il primo può essere letto a vari livelli e può sollazzare l'amante del romanzo storico, o colui che pretende da un racconto la profondità del pensiero filosofico o l'appassionato di letture gialle, oltre al lettore avveduto che chiede al narratore tutte e tre le cose e in più uno stile di scrittura originale e seducente.
Il secondo, beh come si fa ad ignorare un capolavoro come "Il gattopardo", dove la sicilianità traspira dalle pagine e si pone come piattaforma della moderna italianità?
"Gli occhiali d'oro" non è altro che un ottimo prodotto artigianale, ma che affronta un argomento palpitante: l'omosessualità. Va letto dall'italiano medio perché si renda conto una volta di più "di che lacrime grondi e di che sangue" la vexata questio, e come essa veniva vissuta al tempo del fascismo rispetto ad oggi.
Non tre ma tremila dovrebbe averne sul groppone di tali letture l'italiano medio, che, a quanto si sente dire, se legge più di un libro all'anno, va posto nella schiera dei lettori assidui.
Off topic - Apprezzo l'idea e inviterò tutti i miei contatti email a partecipare a questo sondaggio.
"Gli occhiali d'oro", caro Guisito è un consiglio che prendo per me!
io credo che delle buone letture siano "Uno nessuno e centomila",di Pirandello
"L'isola di Arturo" di Elsa Morante,"Un uomo" di Oriana Fallaci
E sei sempre il solito che disturba il sonno (intellettuale ed intellettivo) altrui.....
Allora:
1. La casa degli spiriti di Isabel Allende perchè è stato il primo vero e riuscito tentativo di approccio alla letteratura di lingua spagnola, perchè al contrario di Marquez non mi ha annoiato ma anzi mi ha emozionata.
2. Per chi suona la campana di Ernst Emingway perchè anche solo il titolo è ormai entrato nel modo di dire comune e secondo me nessuna descrizione del periodo rende l'idea come il grande Papa
3. Un uomo di Oriana Fallaci perchè anche se negli ultimi anni tutti le hanno dato addosso, questo dimostra quanto sia stata una grande donna ed una grande giornalista.
volantissimo, grazie per gli interventi fin qui e
per Caterina: devi motivare! ;)
PS ringraziamento speciale a guido per la cassa di risonanza.
Ecco la prima conseguenza della cassa di risonanza di Guido... partecipo anche io, in diretta dall'oblio :-)
Al terzo posto vorrei mettere un romanzo corale, direi che complessivamente scelgo "Guerra e Pace" per la grandezza dell'affresco e l'assoluta eccellenza narrativa. Mi permetto di dispensare il nostro IM dalla lettura delle ultime centocinquanta pagine, che costituiscono un saggio sulla storia e quindi non possono essere propinate al nostro lettore in erba.
Secondo posto per "Il male oscuro" di Giuseppe Berto, la prova vivente - piuttosto scomoda invero - che si può essere geni e fascisti allo stesso tempo. L'unico libro che mi ha fatto ridere e piangere (letteralmente, entrambe le cose).
Primo posto, semplicemente perchè unico e inimitabile, "Cent'anni di solitudine" di Màrquez. Perchè non mi sono acnora stancata di rileggerlo anche se lo so a memoria.
Anche io segno "Gli occhiali d'oro" per la mia personale reading list.
Grazie per l'occasione Ema... un bacione
Anche se sembro sparito nel nulla in realtà ti leggo sempre... Google Reader è una grande invenzione!
Ad ogni modo ti dò i miei tre titoli:
1. 1984, di George Orwell. Mi rifiuto anche di dirti perchè :D
2. Lettere contro la guerra, di Tiziano Terzani. Una finestra inaspettata che si apre su quella che noi chiamiamo realtà.
3. Lo Zen e l'arte della Manutenzione della Motocicletta... forse il più bel libro che io abbia mai letto! Ma forse non lo consiglierei all'italiano medio...
1°"Pip grandi speranze" C. Dikens
perchè ogni adolescente possa ritrovarsi in esso.
2°"Il diario di Anna Frank" A. Frank
perchè i giovani sappiano e non possano dimenticare.
3°"Come ti rapisco il pupo" D. Westlake
perchè mai un libro mi ha divertita tanto.
E il cielo si annuvolò... graditissimi ritorni Alfiere e Serena. Grandi! (Aldo mi hai fregato 1984, pazienza, avrà di certo anche la mia preferenza. E sì, hai licenza di sottintendere il perché ;) ).
Tenetevi sintonizzati perché ho già un altro sondaggio letterario in mente, più banale forse, ma sono certo che vi/ci farà scervellare.
@Aldo: non sono certo di farti passare Terzani, non l'ho letto ma che io sappia è una sorta di reportage in forma epistolare, non so se rientri più nella saggistica o nella narrativa... correggimi se sbaglio.
Una cara ragazza (Serena) mi ha invitato ad indicare i miei tre libri, ma devo ammettere meno "colti" di quelli citati da lei e di sicuro "Evitabili" per altri. Ma visto che si parla di "Italiano medio" ... "Il muro invisibile" di Harry Bernstein: è una storia vera e l'autore (se non ricordo male) l'ha scritto a più di ottant'anni. Non aveva mai scritto niente prima. "Durante" di Andrea De Carlo: da "milanese dentro" non posso che adorarlo. "Come Dio comanda" di Niccolò Ammaniti: è stata per me una "dolce sofferenza" leggerlo ... molto forte e bello. Come potete vedere, probabilmente sono anche sotto "L'italiano medio", ma spero mi perdoniate!
Michele innanzitutto benvenuto. Secondo, se "ti manda" la Cara Ragazza sei benvenuto due volte. Terzo, qui non si gioca a chi li dice più colti: se qualcuno volesse citare "Cappuccetto Rosso" perché "insegna a non fidarsi delle apparenze, e l'italiano medio ne ha mortalmente bisogno" avrebbe tutto il diritto per farlo e riceverebbe un (inutile) encomio per l'originalità ;)
Ema, scusami se commetto una scorrettezza rispetto alle regole che hai imposto al sondaggio, ma devo dire qui che invidio fortemente chi non ha ancora letto "LE MENZOGNE DELLA NOTTE" di Gesualdo Bufalino e evito di darne motivazioni. Che lo legga: è tra i primi 5 romanzi che mi hanno entusiasmato di più.
Guido non devi scusarti di nulla, se il post serve anche come "luogo di scambio" per suggerimenti di lettura, ha più che raggiunto uno dei suoi obiettivi. Già ci hai regalato due chicche, continua pure ;)
Nel frattempo snocciolo i miei:
1984 e Fahrenheit 451, orwell e bradbury. Per motivi simili: due autori geniali che hanno immaginato futuri di certo simbolici ma non così lontani da noi. In risposta al quesito... cosa succede se l'informazione diventa servizio del potere? (tra le altre cose).
E poi: Straniero in terra straniera, Heinlein. Metafora geniale dell'integrazione del "diverso", monumento alla tolleranza e al rispetto reciproco attraverso il misticismo. Impossibile? No no, leggetevelo ;)
credo che sarebbe necessario definirlo questo fantomatico personaggio che ci chiede consigli di lettura. Qualcuno che si fida di noi? E noi, che cosa sappiamo di lui? Non è che per caso gli consigliamo libri che sono piaciuti tanto A NOI? Credo che inevitabilmente sia così. E allora mi butto, consapevole di rischiare la pelle: 1) I PROMESSI SPOSI (per me inamissibile ignorarlo, e anche fruibile a diversi livelli) Per il secondo scelgo L'ISOLA DI ARTURO: straordinaria (e direi mai più uguagliata dalla stessa Morante,) la capacità di esprimere sentimenti "forti" (è una motivazione del cavolo, ma quando si dice "l'ineffabile...)
Last but not least Un libro che io considero straordinario: I 180 racconti di Buzzatti: forse uno dei più grandi narratori contemporanei: ogni incipit è un piccolo capolavoro.syngly
Benvenuto anche a Franz. Direi: va da sé che i titoli che si consigliano debbano essere piaciuti, e molto. L'ipotetico fruitore, in quanto italiano medio, è probabilmente poco avvezzo alla lettura e quindi va bene instradato: su quale strada lo decide il votante.
Il SdA che se non lo leggete vi cascheranno gli attributi se siete maschi e vi si seccheranno le tette se siete femmine.
1984 perché se non lo leggete vi seccherà il cervello.
Queste oscure materie perché sì.
Gianri sei il solito volgarone scaricatore portuale. SdA per i non addetti ai lavori è "Il Signore degli anelli" by JRR Tolkien, mentre "Queste oscure materie" è una serie di tre libri di Philip Pullmann, estremamente originale.
eheheh ema lo sai come sono!!! Queste oscure materie a mio avviso merita perché è un libro provocatorio e a me chi provoca pensiero piace, Pullman è oltretutto geniale in alcune soluzioni descrittive. Capisco perché il film tratto dal primo episodio (la bussola d'oro) che pure era una riduzione non eccelsa del testo, non abbia avuto il successo sperato, richiedeva di pensare un po', persino per un film.
Devo ritornare (non posso farne a meno)per condividere con franz90 il suo giudizio sui "180 racconti" di Dino Buzzati, molti dei quali indimenticabili. Li leggevo e rileggevo fin quando mio figlio non mi ha fregato il volume e se l'è portato via, ma lo perdono: cosa non si fa per i figli!
Mmmmm si, forse lettere contro la guerra non può essere inteso come narrativa...
Allora vediamo cosa propongo...
Ci sono! Forse sarò banale ma... propongo "Il Codice da Vinci". Fa capire che la verità, in un modo o nell'altro , è facilmente manipolabile...
Chiedo scusa: dove posso trovare il mio secondo commento postato ieri 5 marzo firmato da Franz90? Non che sia particolarmente importante, volevo solo riprendere un punto e non ricordo più cosa ho scritto. Grazie
Franz, temo che sia andato perduto. Io un tuo ulteriore commento non l'ho mai visto né cancellato, ma ho rimosso un doppio post di gianrico. E' possibile che per qualche baco di blogspot fosse connesso al tuo...
Spero che non fosse troppo lungo, mi dispiace davvero :(
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