4 giu 2009

Riflessione della mattina presto

...e cioè fatta in treno mentre andavo in ufficio.
C'è questo articolo su Metro, un confronto tra Cofferati (PD)  e Borghezio (Lega) su una decina di problematiche a livello europeo. Facile facile: domanda, risposta dell'uno, risposta dell'altro.
Mi sono intristito se possibile ancora di più, in vista delle elezioni di questo weekend. Da una parte Borghezio (cioè, avete presente chi è Borghezio, sì?) risponde: faremo questo, faremo quello, faremo quest'altro. Azioni condivisibili per un buon 70%, semplicemente dettate dall'applicazione del buonsenso alla politica. Cofferati invece si produce in una dozzina di diverse declinazioni del seguente concetto: "in europa serve una politica fichissima, e io lo sono (fichissimo)". Roba politichese che non significa una benemerita minchia (scusatemi per "benemerita"). Propositi zero. Concretezza zero. E' come se, poniamo, la mamma manda Pierino a fare la spesa e scrive sulla lista in bella grafia: un chilo di, due etti di, una confezione di. Ben maturi, e mi raccomando fai una gran bella spesa.
E il fine settimana si avvicina e io tremo, da una parte perché dovrò ancora decidere se dare il mio voto a 'sta gente e dall'altra perché andiamo incontro all'ennesima vittoria schiacciante dei fascisti, dei razzisti e del Clown (parole del quotidiano comunista The Times).

2 commenti:

Gianrico ha detto...

ciao ema scusa se solo oggi trovo due minuti per rispondere, io il dilemma l'ho risolto tanti anni addietro, quando avendo fatto 2+2 dodici compresi che la politica era la prosecuzione della presa per il culo con mezzi camuffati.
Sarà il malumore di questi miei giorni pochi felici, sarà che tutto sembra in un dannatissimo circolo vizioso, ma onestamente le non-proposte di cofferati rientrano appieno nell'intellettualismo della sinistra che l'ha portata allo sfascio, le parole dell'altro (che sappiamo già verranno disattese o realizzate ad sensum) rientrano nel parla proponi che tanto poi ce la smazziamo tra di noi quando sarà il momento della destra.
Ergo, io non voglio essere minimamente partecipe di questo schifo e non voto. Non voto perché non ne vale la pena, non voto perché non si meritano che io dia loro il permesso di rovinare pure l'europa dopo che han rovinato l'italia.
Non votare è diventato l'ultimo baluardo della democrazia, credo che ne farò un post sul mio bloggolo appena l'umore migliora un minimo

Carla ha detto...

E tu cominci così dalla mattina presto??? ma ti vuoi proprio rovinare la giornata, come mio marito che decide di ascoltare le prime proiezioni proprio la sera di addormentarsi: della serie che ti chiami l'insonnia notturna!!!
Comunque, il mio senso di nausea non se ne vuole andare, cerco di tenermi il più lontano possibile da giornali e telegiornali ma lui sta lì appostato e continuamente mi puntualizza cosa fa l'uno e cosa fa l'altro, per non parlare di quello che fanno tutti i miei consimili d'intorno a me.
Personalmente, non sono mai stata per il non voto, non credo sia questa la risposta, seguo il precetto indicatoci a suo tempo da Montanelli di votare turandomi il naso, e cerco per quel che posso di sperare e fare in modo che il futuro (di mio figlio più che mio) possa essere migliore: so già da adesso che probabilmente sto crescendo e crescerò un disadattato sociale, ma mi auguro che possa trovare un luogo dove si senta meno solo di me al giorno d'oggi......