31 ott 2008

Provocazioncina

Per la gioia di Gianrico, veloce commentino sulle ultime esternazioni vaticane in tema di sacerdozio e psicologia. Linko anche l'articolo di TGCom per maggiore chiarezza (e ho detto tutto).
Insomma si conferma che i sacerdoti froci proprio non li vogliamo. Non mi va, sul momento, di approfondire il tema secondo cui tra le "gravi immaturità" viene identificata anche la "tendenza omosessuale fortemente radicata". Però mi chiedo e vi invito a riflettere: possibile che, nel momento in cui io aspirante prete fr... d'accordo, GAY, dico: ma che vi frega se preferisco l'uccellino alla farfallina, dopotutto mi sto impegnando a rinunciare sia all'uno che all'altra! mi viene risposto: eh no, se ti sogni di fare la locomotiva nei trenini sei patologicamente immaturo, dovresti invece farti le fantasie con le donne vestite di pelle e i frustini e allora sì che è vocazione vera.
Chiaramente esagero. Però nella lista dei "contro" le perversioni sessuali etero io non ce le ho trovate.
Facendo però un parallelo col fatto che, come risaputo, solo i Maschi possono accedere al sacerdozio, forse ho trovato la risposta: fare il prete è roba da MACHO. Yeah.

6 commenti:

Gianrico ha detto...

eheh mi stavo giusto chiedendo quando lo avresti fatto ;) in realtà mi hai preceduto e solo di poco, metterò un post anche sul mio blog in merito alla questione. Ci stavo riflettendo pure io e alcune considerazioni sono d'uopo.
1. ma perché la chiesa NON può immischiarsi ne li cazzi der monnoche tutti insorgono, ma il contrario è lecito?
2. ma sarò pur padrone in acasa mia di decidere le regole da seguire? Ora non entro nemmeno nel merito del prete frocio sì prete frocio no, nemmeno mi frega. La chiesa è libera di decidere quali debbano essere i requisiti per un prete o deve rendere conto all'arcigay?
3. personalmente ritengo che il sacerdozio sia una di quelle scelte tremendamente difficoltose in quanto la rinuncia alla sessualità è già di per sè qualcosa di enormemente difficile. Io infatti non potrei MAI fare il prete eheh. Ma al di là delle battute, inutile girarci attorno, la Chiesa considera non naturale l'omosessualità, chiamatela come volete devianza o cose simili, per i cristiani un uomo normalmente è attratto da una donna e viceversa. Situazioni ibride non sono ritenute un fatto normale. Ora posto che questo sia o meno giusto, non si tratta di essere omofobi, si tratta di trarre le ovvie conseguenza da un presupposto. Se non è normale essere omosessuale come posso pensare che io dia a un gay il sacramento dell'ordine? Se la chiesa considera peccato mortale un rapporto gay, come potrebbe un prete gay sussistere da un mero punto di vista logico?

Poi possiamo discutere quanto vogliamo sul "è giusto o meno" ma questi sono i presupposti logici e scandalizzarsene mi pare scoprire l'acqua bagnata...

Emacs77 ha detto...

Gian, che ti devo dire: stavolta non sono d'accordo manco a metà. E' ovvio che sei padrone di decidere come ti pare, ma non è questo il punto. La Chiesa è un'istituzione di fatto pubblica che si permette di commentare, influenzare, condannare eventi azioni e uomini, da quando esiste. Allorché ne ha il potere, interviene per imporre la propria visione a individui, comunità, Stati, corpi internazionali.
Quindi sì, è lecito eccome immischiarsi "de li dogmi sua", diciamo così. Sei padrone eccome di farti i preti come vuoi ma non prendertela se la tua visione del mondo, urlata da ogni campanile e costantemente sotto gli occhi dell'opinione pubblica, suscita qualche reazione "perplessa".

Sul tuo terzo punto posso darti ragione, la mia era una provocazione in quanto siamo più che coscienti che la Chiesa non ammette l'omosessualità e se per pura sfiga sei un gay abbastanza cattolico devi rassegnarti all'autocondanna e trovare un ottimo psicologo (ma quando ci fa comodo Freud quando serve a smascherare queste deviazioni, eh?) che ti "esorcizzi".

Gianrico ha detto...

i primi due punti erano una provocazione mia ^^

quanto al terzo possiamo ampiamente discutere su cosa sia o meno normale, ma temo che non ne verremo mai a capo, so di risultare antico ma personalmente non riesco nemmeno a vedere scene in tivù dove due uomini si baciano, ma questo non credo sia relativo alla mia fede quanto piuttosto che a me la farfallina piace molto e il resto no. Il gay cattolico lo sa, come lo sanno i divorziati quali sono i dettami della chiesa. Mentre sui divorziati ad esempio io non sono concorde del tutto su quanto deciso dal clero (o almeno ritengo che ci sarebbero da fare dei distinguo del tipo: mi hai lasciato non vedo perché io non posso più ricevere la comunione se mi risposo), sui gay onestamente non ritengo errata la scelta. I problemi nella gestione della sessualità sono enormi, la chiesa ritiene deviante l'omosessualità (che non significa che la chiesa mette al rogo i gay), significa che lo ritiene un comportamento non naturale, stop. Mi par ovvio che non affida un ministero come il sacerdozio a chi ritiene di suo storto. Poi se vogliamo elevare la questione possiamo discutere su un altro aspetto della vicenda e cioè che mi pare invece estremamente sano che la chiesa invochi l'aiuto psicologico anche per i non gay nel senso che giustamente il vero scopo di queste misure è quello di evitare altri scandali come quello dei preti pedofili. E lì vi voglio vedere a dire che non fan bene a essere prudenti.

Anonimo ha detto...

Io, i preti li OBBLIGHEREI a sposarsi, così potrebbero capire meglio di che cosa parlano quando trattano del matrimonio, della famiglia e della sessualità e risolveremmo anche il problema dei preti froci.

Emacs77 ha detto...

potrebbero specializzarsi: gli etero si sposano e fanno i preti "di famiglia"; gli omo, se vogliono, si sposano pure loro e fanno i preti "alternativi"; gli asessuati o quelli che non gliene frega niente fanno i preti frustrati e rompipalle - che diciamocelo servono sempre.

Anonimo ha detto...

Per questo ci sono tanti figli illegittimi di preti in giro?