28 lug 2008

La mia Superfiglia / 3

[Disclaimer: quanto di seguito narrato è stato lievemente romanzato per la gioia del gentile pubblico, ma la sostanza dei fatti non è stata adulterata]
Ordunque, che ti combina stavolta la mia wonder-figlia?
Sabato mattina.
Dopo i miei rituali dilungamenti di toilet&books in-der-posto (per chi non mi conosce: quando leggo ar cesso), e prima di partire per l'agognata (dalle mie donne) spiaggia, la mia dolce compagna agguanta dal fasciatoio la piccola Eleonora e, nuda come mamma (cioè lei stessa) l'ha fatta, la conduce sgambettante nel mio ex-privèe cioè al bagno. La sciacqua con perizia nel capiente lavandino, le parla, ci gioca, sotto il mio sguardo attento e come sempre un po' invidioso. Quando i lavacri hanno termine, osservo: ma adesso la riporti di là senza nemmeno metterla nell'asciugamano? Manu mi risponde con sufficienza: "Ma sì, sono due metri, che vuoi che succeda". Sorrido, e senza malizia - giuro - aggiungo: "Pensa se le viene in mente di spisciacchiare durante il trasporto a zampe all'aria". Lei mi sberleffa con un soffio e inizia la traversata dal bagno al soggiorno, dove sorge il fasciatoio. In effetti sono tre metri in tutto.
Ma per la mia superfiglia sono sufficienti: non appena viene varcata la soglia del disimpegno, un getto argentino e trasparente zampilla impunito dal minuscolo bacino di Eleonora. Manu fa un suono strano e si congela, la bimba a mezz'aria, cercandomi con gli occhi sgranati. Io me le guardo e non so se ridere compostamente o sghignazzare, quindi per sicurezza taccio. L'incanto viene rotto dalla piccina che, non contenta, rigurgita a spruzzo un candido velo formaggioso sulla chiazza di pipì che già s'allarga sulle piastrelle. Patapunf.
In lontananza scorgo l'occhio assassino di mia suocera (siamo in casa sua) ma stavolta non resisto e scoppio a ridere. Sipario. (N.d.R. Verrò poi rivenduto a trance al mercato del pesce).
Questo episodio incontrovertibilmente mi conferma almeno due fatti.
1) La mia impareggiabile erede mi ha sentito, e compreso benissimo. Questo indubbiamente grazie al superudìto e al traduttore universale italiano/neonatale-neonatale/italiano;
2) L'impareggiabile di cui sopra ha ereditato dal papà l'irresistibile sense of humour e dalla mamma la determinazione e il disprezzo delle conseguenze.
E' con soddisfazione paterna che mi dico: saranno proprio caxxi nostri.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

E ringrazia dio che è una femminuccia! Quando ciò capitava con i miei due frugoletti, erano docce per chi si trovava nel raggio di qualche metro; poiché essi, prima di esibirsi quali tritoni di fontana, provvedevano ad erigere per bene il loro pistolino.

Anonimo ha detto...

Ah, le gioie della genitorialità!